La tecnica di costruzione di case in paglia, nota anche come “paglia-argilla” perché generalmente è abbinata ad una finitura con un intonaco naturale in argilla, è una pratica antica che sta guadagnando popolarità per la sua sostenibilità e i suoi benefici ambientali.
Di solito coinvolge l’uso di balle di paglia compressa all’interno di un telaio strutturale, spesso realizzato in legno o bambù. La paglia viene compressa e intrecciata per formare pannelli che vengono quindi rivestiti con argilla cruda o un mix di argilla, sabbia e acqua. Questo rivestimento protegge la paglia dall’umidità e dagli agenti atmosferici, rendendo le case resistenti e durevoli.
La definizione “in Paglia” è impropria in quanto la portanza della struttura è affidata ad un telaio in legno costituito da un telaio di travi lignee oppure tavole di profondità sufficiente ad alloggiare le balle in paglia negli spazi vuoti in modo che possano fungere da tamponamento e isolamento allo stesso tempo.
La resistenza alle sollecitazioni sismiche orizzontali deve essere affidata oltre che alle connessioni in metallo che ne conferiscono la duttilità indispensabile per resistere ai terremoti ma anche a un sistema di controventature (travi in diagonale poste nelle pareti verticali e nei solai piani) questi ultimi costituiscono un vincolo architettonico notevole che deve essere tenuto in giusta considerazione durante la progettazione preliminare.
Si tratta comunque di costruzioni a basso consumo in quanto il materiale utilizzato e gli spessori minimi tecnicamente necessari sono sufficienti per ottenere un involucro molto isolato sia per il freddo invernale sia per la calura estiva, si adattano bene quindi a qualunque latitudine.
La permeabilità dell’involucro isolante è il problema principale da risolvere in questa tipologia costruttiva ed è un requisito indispensabile, il perimetro di tenuta all’aria si imposta generalmente sull’intonaco interno dove ogni foro (porte, finestre, impianti, etc.) deve essere accuratamente sigillato con materiali anch’essi di origine naturale per mantenere la biocompatibilità del sistema nel suo complesso.
Il basso fabbisogno energetico unito alla tenuta all’aria dell’involucro fanno sì che l’impianto ideale da installare sia quello a tutt’aria che fornirà sia il caldo nella stagione invernale sia il fresco in quella estiva oltre a garantire il controllo dell’umidità interna e il ricambio d’aria continuo.
La resistenza all’antincendio è data dalla compressione della paglia poi impacchettata su entrambi i lati da uno spesso strato ignifugo in argilla, ma comunque si tratta di case No-Gas dove non saranno mai presenti fiamme libere.
Si possono realizzare agevolmente case mono oppure pluripiano e sono consigliate non solo nell’uso residenziale per la totale assenza di COV (composti organici volatili) ma anche in quello agricolo per la costruzione di stalle e magazzini nelle aziende che praticano agricoltura biologica.