La rivista "Struttura Legno" ha recentemente pubblicato uno studio dettagliato sugli attacchi al suolo negli edifici in legno, esaminando le sfide e gli sviluppi nel corso degli anni.
Abbiamo avuto l'opportunità di discutere di questo argomento con la famosa scrittrice Sonia Maritan, che ha condiviso le sue riflessioni sull'evoluzione di questo settore.
Sonia Maritan condivide la sua esperienza, a partire dalla prima costruzione in legno anni fa. A quei tempi, gli attacchi a terra erano spesso basati su un concetto chiamato "cordoli sacrificali". Questo approccio provoca molta incertezza, il che significa che tutto il peso di un edificio poggia su qualcosa che è destinato a marcire in caso di un problema. Fortunatamente, nel corso degli anni, l'industria delle costruzioni ha superato questa vecchia mentalità e ha fatto grandi progressi. Oggi, ci sono diversi sistemi per gli attacchi a terra, non tutti convincenti, ma si tratta comunque di un passo in avanti.
Secondo Sonia Maritan, sicuramente la "passerella di drenaggio". Questo metodo è stato originariamente utilizzato nella ristrutturazione di case con muri portanti in mattoni pieni, ma ha dimostrato di essere altrettanto efficace nelle strutture in legno. Questo approccio offre una serie di vantaggi, tra cui la semplicità di costruzione e la possibilità di ricorrere a lavori in legno non professionali. Tuttavia, molti esperti preferiscono utilizzare nuovi cordoli in cemento armato da lastre di fondazione. La soluzione è più conservativa, ma può essere costosa e include offset verticali che influenzano negativamente le connessioni metalliche.
La scrittrice pone una questione importante nell'evoluzione tecnologica dell'attacco al suolo sulle strutture in legno. In assenza di normative specifiche, l'industria ha sperimentato approcci diversi, ma ci sono alcune preoccupazioni: ad esempio, l'uso di un profilo metallico invece di un tradizionale cordolo sacrificale può causare problemi di condensa e peggiorare la situazione. La mancanza di alcune leggi dovrebbe aumentare l'attenzione e la responsabilità da parte di progettisti e costruttori.
Sonia Maritan conclude con una visione per il futuro: è importante stabilire protocolli di verifica con altri esperti per confrontare le diverse soluzioni in modo omogeneo. Inoltre, ritiene necessario sviluppare piani di manutenzione per le strutture in legno, soprattutto per quelle di notevole altezza. Allo stesso tempo, sottolinea l'importanza di rispettare la filosofia della costruzione in legno, che promuove il rispetto per la natura e la sostenibilità. Modernità significa, per lei, migliorare le tradizioni e utilizzare le conoscenze acquisite nel corso dei secoli.