La parete sul lato est è al di sotto del livello stradale, mentre una seconda, confinante con un giardino sul lato nord, per una porzione alla base è contro il terreno e non è protetta dalle acque meteoriche da nessuna gronda sul tetto, per queste ragioni gran parte del perimetro è interessato da infiltrazioni di umidità. L’unica scelta possibile è stata il sistema di isolamento igroscopico.
Quindi su tutto il perimetro interno dell’appartamento sono stati previsti pannelli di silicato di calcio idrato MultiPOR Xella da 14 cm di spessore, il minimo sufficiente per raggiungere una trasmittanza della parete finita inferiore a 0,27 W/mq. K limite per accedere agli sgravi fiscali previsti dalla legislatura italiana.
Nell’angolo nord-est, inoltre, il progetto architettonico prevedeva di ospitare il bagno, quindi maggiore umidità interna proprio dove si riscontrava un maggior ristagno di infiltrazioni dall’esterno nella parete controterra; inoltre il rivestimento delle pareti imponeva di tassellare i pannelli di MultiPOR, ma non potevamo farlo senza bucare lo strato impermeabilizzato con malta osmotica della Volteco.